Jannik Sinner si è riposato nell’ultima settimana dopo il trionfo agli US Open 2024, che gli ha permesso di rafforzare il suo status di numero 1 al mondo e miglior giocatore assoluto nel 2024. Il giovane asso italiano ha vinto finora sei titoli in questa stagione, tra cui due Major e due Masters 1000. Il 23enne di San Candido ha continuato i progressi già mostrati nell’ultima parte dell’anno scorso, quando aveva dimostrato di essere ormai un giocatore di punta a tutti gli effetti.
Jannik ha avuto alcuni problemi fisici durante la primavera, soprattutto all’anca, che lo hanno costretto a ritirarsi dal Masters 1000 di Madrid e a rinunciare al Masters 1000 di Roma. Poco prima degli US Open, è stato annunciato che il campione italiano era stato trovato positivo al Clostebol in due test antidoping a marzo, ma è stato dichiarato innocente al termine del processo.
Il numero 1 al mondo ha rapidamente dimostrato che la contaminazione era involontaria e non poteva essere prevenuta in alcun modo. Questo caso ha portato Sinner a interrompere il suo rapporto professionale con Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, entrambi responsabili dell’accaduto. Il loro posto nel team degli azzurri è stato preso da Marco Panichi e Ulises Badio, che avevano già lavorato insieme nel team del 24 volte campione Slam Novak Djokovic.
Un’altra polemica
Il caso doping di Sinner ha generato molto dibattito nel mondo del tennis, tra chi sostiene abbia ricevuto un trattamento di favore e chi lo ha duramente difeso.
I casi di positività al noto Clostebol nel tennis diventano virali per l’inevitabile correlazione con quanto accaduto negli ultimi mesi al numero uno del mondo Jannik Sinner. La ‘nuova’ vicenda riguarda l’ex numero 760 del ranking ATP, italiano, Stefano Battaglino. Mentre l’altro azzurro Marco Bortolotti è stato scagionato dalle accuse dimostrando la sua innocenza, così come il 23enne di San Candido, tutto questo non è accaduto con il 26enne. Il TAS ha respinto il ricorso presentato dal giocatore e confermato i 4 anni di squalifica, fino a gennaio 2027. Ma ci sono delle differenze tra la situazione di Battaglino e Sinner, che hanno portato il tribunale arbitrale dello sport a convalidare la sentenza.
I due casi, pur essendo la sostanza in questione la stessa, sono piuttosto diversi. Battaglino è risultato positivo durante l’ITF M15 di Casablanca (Marocco) nell’ottobre 2022. La sospensione temporanea è scattata a febbraio 2023, seguita dalla denuncia dell’atleta. Come riportato da Eurosport, l’italiano ha affermato che la contaminazione è avvenuta dopo un massaggio effettuato dal fisioterapista presente all’evento ma l’avvocato del giocatore non è riuscito a rintracciare il professionista.
Il ricorso è stato quindi respinto sulla base di argomenti “manifestamente insufficienti”. Battaglino non ha ricostruito le modalità del contatto con il Clostebol, a differenza di Bortolotti e dello stesso Sinner. Purtroppo per lui, l’autorità giudiziaria non ha potuto fare altro che confermare la squalifica. I fan sono naturalmente impazziti sui social media per la vicenda.
Il numero 1 al mondo è quasi certo di concludere la stagione in cima alla classifica ATP, con un enorme distacco rispetto ad Alexander Zverev e Carlos Alcaraz. Il 23enne di San Candido sta giocando il suo miglior tennis sul cemento indoor e cercherà di rendere il 2024 ancora più speciale. I suoi prossimi tornei ufficiali saranno l’ATP 500 di Pechino e il Masters 1000 di Shanghai, prima di tornare in Europa per gli eventi finali prima delle Nitto ATP Finals di Torino.
L’opinione degli altri giocatori
Durante un’intervista con TV2 Norvegia, Casper Ruud ha parlato apertamente della recente controversia di Sinner: “Ho notato all’inizio, prima di entrare nel caso e nella sequenza degli eventi, che pensavo anche che ci fossero alcuni gufi nella palude. Lui è il numero 1 al mondo, doveva esserci discriminazione. Ma poi ho familiarizzato con il caso e le regole.
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Jannik Sinner, US Open 2024
Jannik Sinner, US Open 2024© Stream screenshot
Se hai letto i documenti e hai compreso il processo in questo tipo di casi, allora capisci che qui non c’è discriminazione. Ciò che Sinner ha fatto bene, per difendersi, è che è riuscito a trovare una spiegazione entro 15 giorni dal risultato positivo. Ha capito abbastanza rapidamente da dove proveniva.
Non ci sono molti atleti che riescono a trovare una spiegazione entro 15 giorni, ma Jannik ce l’ha fatta. Parla a suo favore il fatto che abbia scoperto rapidamente da dove proveniva la sostanza e che abbia una spiegazione ragionevole. Si tratta di una dose estremamente piccola che ha causato alcune eruzioni cutanee, per quanto ne so, e mi aspetto che ci siano dei buoni dottori che esaminino la cosa e pensino che ci sia una spiegazione che possa essere credibile”.